ERNIA, una parola che già da sola fa rabbrividire chi ne soffre o ne ha sofferto.
Che cos’è un’ernia del disco?
Per poter comprendere di che cosa si tratta è necessario compiere un piccolo passo indietro e capire cosa si intende con le parole “disco vertebrale”. Ti basterà immaginare (e la foto può aiutarti) un cuscinetto ammortizzante posto tra una vertebra e l’altra della nostra colonna vertebrale. Il disco è costituito da 2 componenti principali: un anello fibroso esterno con al suo interno un nucleo polposo.
Quando si assiste ad una lacerazione dell’anello fibroso, il materiale del nucleo può farsi spazio attraverso questa fessura e andare a comprimere strutture tra cui le radici nervose, che escono dalla colonna vertebrale.
Esistono diverse “tipologie” di ernia del disco in base alla zona di fuoriuscita del materiale e alle strutture che ne risultano compresse. L’indagine di questi elementi, visibili dagli esami strumentali (ad esempio la risonanza magnetica) ed in parte riconducibili ai sintomi che riferisci, sono da guida nella scelta della terapia migliore.
Le cause
La causa più comune di ernia del disco è la degenerazione del disco vertebrale, sia per questioni di invecchiamento che per stimoli errati che la colonna subisce nella quotidianità: posture errate, sforzi eccessivi, sedentarietà, squilibri della colonna stessa…questi fattori possono portare ad un indebolimento della struttura del disco che faticherà sempre di più a svolgere le sue funzioni di ammortizzazione e distribuzione del peso. Così facendo, se non si “interviene”, potrebbe crearsi un terreno fertile per la comparsa di un’ernia discale.
In secondo luogo, anche un trauma può causare un’erniazione.
I dischi si trovano tra le vertebre di tutta la colonna, ma la maggior parte delle ernie si localizzano nella zona lombare: a questa considerazione si può rispondere dicendo che la lombare è la porzione più mobile della schiena, quella che subisce maggiori forze compressive e quindi la più interessata dalla problematica. Per percentuale di incidenza segue la cervicale e per ultima la porzione dorsale, dove la presenza di ernie è molto rara.
Caratteristiche del dolore
L’infiammazione della zona interessata, la posizione e la dimensione dell’ernia possono creare un quadro di dolore molto variabile. Se il materiale che fuoriesce dal disco non comprime le radici nervose potresti percepire dolore alla schiena o addirittura non avere alcun tipo di sintomo! Se invece è presente una compressione del nervo potresti percepire dolore, bruciore, formicolio, intorpidimento e riduzione della forza muscolare nella parte di corpo verso cui si dirige il nervo: se si tratta di un’ernia lombare percepirai questi sintomi all’arto inferiore, se invece è localizzata nella colonna cervicale verrà coinvolta la spalla e/o alcune aree dell’arto superiore.
Molto spesso il famoso dolore da sciatica è causato da un’ernia lombare che va a comprime il nervo sciatico nella sua zona di origine a livello lombo-sacrale.
Solitamente i sintomi si percepiscono su un unico lato del corpo; i movimenti e le diverse posizioni che si assumono influiscono positivamente o negativamente sul dolore.
Il Trattamento dell’ernia
Ai giorni nostri esiste un calderone pieno di possibili soluzioni spacciate come definitive, veloci e immediate per questa problematica. La verità è che i risultati migliori, soprattutto nel lungo termine, li si portano a casa nel momento in cui si associano più terapie in maniera logica, tenendo conto della tua condizione. È scontato dire che il percorso di guarigione deve essere affrontato con costanza e impegno.
Inizialmente, se il dolore è molto acuto, sotto prescrizione medica è indicato l’utilizzo di farmaci per diminuirne l’entità. Una volta che la condizione risulta essere più gestibile bisogna intraprendere la strada corretta verso la salute.
L’osteopatia, unita all’esercizio fisico è la chiave per gran parte delle persone che soffrono di ernia discale. Il trattamento osteopatico utilizza tecniche di mobilizzazione, manipolazione e trazione della colonna vertebrale e delle parti ad essa connesse per portare sollievo dal dolore. Un secondo obiettivo, non di minor importanza, sarà quello di permettere alla tua schiena di muoversi in maniera corretta. Il trattamento osteopatico unito ad esercizi di rinforzo e stabilità della muscolatura, spesso alterata nelle persone che soffrono di questa problematica, ne incrementano il risultato.
Chiaramente, come avrai capito, la sedentarietà e il sovrappeso remano contro la guarigione e sono fattori che devono essere minimizzati il più possibile. Se il trattamento conservativo (di cui ti ho appena parlato) non porta a risultati positivi o l’ernia è in uno stato molto conclamato, solo allora è da considerarsi l’opzione chirurgica.
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