uomo che si tocca la caviglia dolente

Curare la distorsione di caviglia con l’osteopatia

“Ho preso una storta”: molte volte è così che chiamiamo in linguaggio comune la distorsione di caviglia.
Possiamo individuare due direzioni principali verso cui il piede si “piega”: la più comune, in cui si porta bruscamente verso l’interno, e la più rara, in cui il trauma avviene con il piede direzionato verso l’esterno. Questo è un elemento fondamentale da conoscere, poiché in base alla direzione verranno coinvolte strutture differenti del piede, della caviglia e di tutto l’arto inferiore.

movimento di pronazione e supinazione della caviglia

Come avviene?

Piccola premessa: sono molti i fattori predisponenti ad una distorsione, come avere una caviglia poco stabile, aver subito traumi precedenti, la tipologia di calzatura indossata durante l’attività svolta…
Detto questo, esistono diverse azioni e circostanze che possono portarti a subire una distorsione di caviglia:

  • una semplice camminata, magari su un terreno scosceso o una superficie irregolare;
  • una caduta poco “controllata”;
  • il contatto del piede con il suolo dopo un salto. Questo meccanismo è molto comune tra gli atleti che praticano sport come il basket e la pallavolo;
  • in seguito ad un trauma diretto, ad esempio un intervento in scivolata nel calcio.

Segni e sintomi

Come puoi immaginare, la presentazione della tua caviglia dopo una distorsione dipende molto dalla gravità del trauma. In generale le caratteristiche tipiche sono il dolore, soprattutto caricando il peso sul piede coinvolto e nel movimento della caviglia, e il gonfiore.

caviglia gonfia dopo una distorsionePossiamo individuare 3 gradi di gravità della distorsione, tenendo conto che esistono diverse tipologie di classificazione:
Lieve: Poco gonfiore e dolore con minimo impatto sulle funzioni della caviglia;
Moderato: presenza di gonfiore e dolore; la funzione della caviglia è moderatamente compromessa. Riduzione dell’equilibrio sul piede coinvolto, della possibilità di movimento e presenza di instabilità del piede;
Grave: Lesione dei legamenti completa, gonfiore molto esteso, perdita della funzione e marcata instabilità.
Nonostante le indicazioni ci possano far intuire se si tratta di una situazione più o meno grave, è sempre bene approfondire con un esame strumentale (ecografia o radiografia) l’entità del trauma, poiché tornerà utile anche nella pianificazione di un corretto percorso terapeutico.

Come comportarsi

La prima arma che hai a disposizione contro la distorsione è applicare il protocollo R.I.C.E, da mettere in pratica immediatamente dopo il trauma:
Riposo: mantenere la caviglia in scarico e utilizzare possibilmente le stampelle per eventuali spostamenti;
Ghiaccio: da applicare per 15/20 minuti più volte al giorno;
Compressione: applicare un bendaggio compressivo per controllare il gonfiore. È bene che questa pratica venga eseguita dal personale specializzato in Pronto Soccorso, dove, in base alla gravità della lesione saranno valutate le opzioni di fasciatura rigida, tutori, dispositivi in plastica, ingessatura. Il consiglio è immobilizzare la caviglia per quanto possibile ed eventualmente non togliere la scarpa nell’immediato per non agevolare il gonfiore.
Elevazione: mantenere sollevata la caviglia da sdraiati per facilitare la circolazione.

Terapia e cura

Le tempistiche riguardanti l’inizio della terapia riabilitativa, anche in questo caso, dipendono molto dai danni riportati durante la distorsione. Ad esempio, se la tua caviglia necessita di una fasciatura rigida da mantenere per un certo periodo di tempo, bisognerà aspettarne la rimozione.
Gli obiettivi che bisogna ottenere dalla terapia, sinonimi di una corretta guarigione sono i seguenti:

  • l’eliminazione del dolore, dello spasmo muscolare e del gonfiore;
  • il recupero del movimento, della forza muscolare e dell’equilibrio.

Chiaramente ogni obiettivo ha bisogno delle sue tempistiche.
Per ottenere tutto questo si utilizzano esercizi di mobilità con o senza resistenza ed esercizi di rinforzo della muscolatura, molto importanti per sopperire ad eventuali deficit dei legamenti. Gli esercizi di recupero dell’equilibrio possono andare dal “semplice” equilibrio su un piede all’utilizzo della tavoletta propriocettiva.
Il tutto viene supportato dalle terapie fisiche tra cui l’osteopatia, che affianca il processo di riabilitazione.

Il compito dell’osteopata

osteopata che esegue una tecnica osteopatica sul piede

Il trattamento osteopatico si affianca agli esercizi riabilitativi nel processo di guarigione.
L’osteopata ripristina la corretta meccanica delle ossa del piede e allenta le tensioni dei legamenti e muscoli coinvolti nella distorsione. Così si può ottenere una riduzione/scomparsa del dolore, una maggior mobilità dell’articolazione, una riduzione del gonfiore e una migliore distribuzione del peso corporeo sul piede. L’importanza del trattamento osteopatico risiede anche nell’eliminare eventuali atteggiamenti posturali che hai assunto per percepire meno dolore, tra cui l’appoggio del piede e tutte le modifiche a livello del bacino o della colonna instauratisi con il tempo.
Spesso mi capita di vedere in studio persone che, dopo una distorsione, continuano a percepire dolore a distanza di tempo dal trauma o che questo permanga dopo la riabilitazione. Si possono percepire dolori sufficienti ad infastidirti durante l’attività fisica o nella semplice passeggiata.
Lavorando con diversi atleti, nel ritorno in campo post-distorsione, mi capita di utilizzare il Kinesio taping, ovvero bande elastiche che trasmettono maggiore stabilità alla caviglia permettendone comunque la mobilità.

Contattami per maggiori informazioni o per prenotare la tua visita.
Chiama il numero 333 7753654 o manda un’email a info@cherchiosteopata.it

 

    (*)Obbligatorio